Graffe napoletane “Antica merenda”

Questa è una ricetta da provare! Semplice ed economica sicuramente farà felici grandi e piccoli!

Ingredienti:

• Farina00 500gr.
• Sale 10 gr.
• Zucchero 15 gr.
• Latte 250 gr.
• Lievito 25 gr. (1 panetto o una bustina di lievito secco)
• Burro 50gr.
• Uovo 1
• Olio di semi di girasole 750ml
• Zucchero 150gr.(per la copertura finale)
• Carta da forno

Metti in una ciotola la farina, lo zucchero, il sale e miscela.

Sciogli il burro ,a fuoco lento, in metà del latte in una pentolina. Fai intiepidire l’altra parte di latte e sciogli il lievito in una ciotolina.

Aggiungi, nella ciotola con la farina, l’uovo, il lievito (sciolto nel latte) e la miscela di burro e latte poco per volta.

Impasta e poi continua a lavorare sul piano di lavoro fino ad ottenere una pasta compatta ma morbida.

 

Dividi l’impasto in piccoli pezzi.

Dai la forma classica a ciambella.

 

Disponi ognuna su un quadratino di  carta da forno (preparato precedentemente). Questa dritta ci permette di poterle friggere con facilità quando si immergono nell’olio bollente dopo la lievitazione.

Lascia lievitare per circa un’ora coperte con un canovaccio. Dopo la lievitazione, con il raddoppio del loro volume, inizia a friggere.

 

Appena hai messo la graffa nell’olio, dopo pochi secondi, il pezzo di carta si staccherà e puoi toglierlo.

Lascia dorare le graffe per una ventina di secondi e girale. Il colore dovrà essere chiaro, dorato e uniforme.

A cottura ultimata ,adagiale su un piatto con carta assorbente. Metti  lo zucchero in una ciotola e immergi una graffa per volta facendolo ben aderire.

Con tale dose si preparano circa 15-16 graffe di media misura. Si possono fare più piccole in tal caso diventano 30, se le preparate più grandi una decina.

Eccole pronte per la vostra tavola! Si può aggiungere della cannella allo zucchero, se piace tale spezia. Io preferisco la classica graffa gonfia, dorata e ricoperta di solo zucchero! Buon appetito e ad ogni boccone ritornate indietro nel tempo, all’epoca della scuola, dove al momento dell’intervallo la graffa era la protagonista della nostra merenda!

”Meditate bene su questo punto: le ore più belle della nostra vita, sono tutte collegate,
con un legame più o meno tangibile,
ad un qualche ricordo della tavola.”
(Charles Pierre Monselet)